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Giovanni Apolone


ENG. Giovanni Apolone, MD with post-doctoral degrees in Internal Medicine and Pharmacology, is currently the Scientific Director of the “Foundation IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori” of Milan and, previously, Scientific Director of the “Institute for the Advanced Technologies and Clinical Pathways in Oncology”, a Public Research Hospital, in Reggio-Emilia (Italy). 
National Expert listed by the EMA, London UK, from 2000-2007, he spent his sabbatical leaving (2002) at the SENDO (Southern Europe New Drug Office, Milan, Italy) and at the FDA (Bethesda, USA). 
His main fields of interest are: Methodological, ethical and regulatory aspects of clinical research, with special emphasis on oncology and anticancer drugs, health care evaluation, health outcomes assessment (patient self-reported health status), development and validation of case-mix measures, education and health promotion research and programs.
He published more than 280 papers in national and international journals, including more than 175 listed in Pubmed.

 

ITA. Il dottor Giovanni Apolone, laureato in medicina e chirurgia e specializzato in Medicina interna e Farmacologia, è l'attuale Direttore Scientifico della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano ed ex Direttore Scientifico dell'Istituto per le Tecnologie Avanzate e i Modelli Assistenziali in Oncologia di Reggio Emilia, un'azienda ospedaliera pubblica che conduce attività di ricerca. 
Dal 2000 al 2007 è stato tra gli esperti nazionali nominati dall'EMA (European Medicine Agency). Nel 2002 ha trascorso un periodo sabbatico presso il Southern Europe New Drug Office (SENDO) di Milano e la Food and Drug Administration (FDA), a Bethesda (USA). 
I suoi principali ambiti d'interesse sono i seguenti: aspetti metodologici, etici e regolamentativi della sperimentazione clinica, con particolare attenzione all'oncologia e ai farmaci anticancro, valutazione dell'assistenza sanitaria e della qualità degli interventi (tramite questionari sullo stato di salute dei pazienti), sviluppo e validazione di misure per la classificazione della severità dei pazienti, formazione e promozione della salute tramite ricerche e programmi educativi.
Ha pubblicato oltre 280 articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, tra cui oltre 175 articoli elencati in Pubmed.

 

The research to come: a clinical perspective

ENG. Despite the advances in our understanding of the biological mechanisms that transform normal cells in anarchic tissue, the improved capability to make diagnosis in earlier stages, the availability of a quite large number of novel treatments, from novel biologic and immunotherapy drugs to new ways in delivering radiotherapy,  the burden of this disease is still too high.

Thanks to the utilization of molecular and genomic tools we know that cancer is an heterogeneous disease,  that changes over time trying to survive and escape from  our attempt to eliminate it. As a result, we are now able to offer a more personalized care but not to offer the most appropriate and individualized treatment to each patient.
Nowadays, we cure more patients that 20 years ago, from 50 to 65% of cases but,  in Italy, cancer remains the second cause of death, incidence is increasing and the costs of care may  trigger a crisis in national health services undermining the principle of universality and free access to health care.
A lot has been done by researchers and clinicians  but still a lot remains to be done.
The Umberto Veronesi message – cancer is a treatable disease that may be defeated through a combined effort of all stakeholders by combining education, primary prevention, early diagnosis, conservative treatments, collaboration with policy makers - is a contribution to imagine what to do in the near future.
Although his perspective was clinical, he believed in science and in the principle of evidence based medicine and thus he encouraged the application of rigorous methodology in the field of oncology by introducing RCTs to test his pioneering hypothesis for conservative surgery, adjuvant treatment and sparing lymphonodus glands surgery.
He succeed and his example may help us designing a future scenario for the research to come.
Keywords to this future scenario are:  to increase citizens and patients involvement  in decision making, 2-way translational research, development and validation of predictive models to better personalized prevention, treatment and post-treatments surveillance programs, new methods to design and implement clinical studies, creation of large data-bases integrating data and information from the host and the tumor, micro-environment international collaboration through large networks of Institutes.
It is not an easy task as medicine is a conservative science but the Umberto Veronesi heritage makes me optimistic about the the outcome of our fight against cancer.

 

La ricerca di domani: una prospettiva clinica

ITA. Nonostante le conoscenze avanzate sui meccanismi biologici che trasformano cellule sane in tessuti a crescita incontrollata, la possibilità di compiere diagnosi sempre più precoci, la disponibilità di un'ampia gamma di terapie innovative, dai farmaci biologici e immunoterapici ai nuovi approcci di somministrazione della radioterapia, il cancro rimane un problema estremamente gravoso.
Grazie agli strumenti molecolari e genomici sappiamo che il cancro è una malattia eterogenea, capace di evolvere nel tempo nel tentativo di sopravvivere e sfuggire ai nostri tentativi di eliminarlo. Per questo, pur muovendo verso una medicina sempre più personalizzata, non siamo ancora in grado di offrire terapie individualizzate alle esigenze del singolo.
Oggi il numero di pazienti che guarisce dai tumori (il 50-65% dei casi) è superiore a vent'anni fa. E tuttavia in Italia il cancro rimane la seconda causa di decesso, il numero di pazienti è in aumento e i costi dell'assistenza medica rischiano di provocare una crisi del sistema sanitario nazionale, mettendo a repentaglio il principio di universalità e accesso gratuito alle cure sanitarie.
Medici e ricercatori hanno compiuto enormi passi avanti, ma la strada è ancora lunga.
Nell'elaborare una strategia per il futuro ci è d'aiuto il messaggio di Umberto Veronesi: il cancro è una malattia curabile, che possiamo sconfiggere tramite uno sforzo condiviso unendo la formazione, la comunicazione, la prevenzione primaria, la diagnosi precoce, le cure conservative e la collaborazione con i responsabili delle politiche sanitarie.
Convinto sostenitore della scienza e del principio della medicina basata sull'evidenza, il Professor Veronesi ha promosso un approccio rigoroso all'oncologia, introducendo una serie di studi clinici sperimentali innovativi sul ruolo della chirurgia conservativa, le terapie adiuvanti e la conservazione dei linfonodi locali.
Il suo esempio positivo potrà aiutarci a progettare la ricerca del futuro e i suoi possibili scenari, senza perdere di vista i seguenti obiettivi fondamentali:  incrementare il coinvolgimento di cittadini e pazienti nei processi decisionali, condurre ricerca traslazionale, sviluppare e convalidare modelli predittivi per migliorare la prevenzione personalizzata, promuovere programmi di monitoraggio durante e dopo le cure e nuovi metodi per progettare e implementare gli studi clinici, creare ampi database che integrino i dati e le informazioni “sull'ospite” e sul tumore, sostenere la collaborazione internazionale tra ampie reti di istituti.
Considerata la natura conservatrice della medicina, sappiamo che non si tratta di un compito facile, ma l'eredita di Umberto Veronesi mi rende ottimista riguardo agli esiti della lotta contro il cancro.

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