Conferences archive > 2012 > SPEAKERS & ABSTRACTS

Kenneth A. Dawson


Kenneth Dawson is Director of the Centre for BioNano Interactions (CBNI). The scientific focus of this Centre is to understand interaction of nanoparticles with living systems. The Centre seeks to clarify the controlling factors for those interactions, to support applications in nanotheraputics and nanosafety.
Professor Dawson is Chair of Physical Chemistry, Chairman of the  National  BioNanoscience Action, and co-ordinator of the European Infrastructure in the arena. He has experience in the management of large scale EU projects, including multi-sectoral cross-disciplinary research projects, and other international programs.  He has received several international science prizes, including the 2007 Cozzarelli prize from the National Academy of Sciences USA, as well as IBM, Packard, Canon, Sloan and Dreyfus prizes.
Prof. Dawson’s professional roles include representing Ireland on the OECD and ISO working groups on standards for Nanotechnology. He Chairs the launch of the International Alliance on NanoEHS Harmonisation (http://nanoehsalliance.org/), a new global partnership of scientists from EU, US, and Japan. He is currently Editor of Current Opinion in Colloid Science, Senior Editor of Physica, Associate Editor of Journal of Nanoparticle Research, and former President of the European Colloid and Interface Society. He also advises on nanoscience matters in the EU New Risk Committee of the European Commission, and the Advisory group of the European Medicines Agency.

 

Versione italiana

Kenneth Dawson è direttore del Centre for BioNano Interactions (CBNI), che si prefigge di comprendere le interazioni delle nanoparticelle con i sistemi viventi e i fattori che le controllano, promuovendo le applicazioni alla nanoterapeutica e alla nanosicurezza.
Kenneth Dawson è professore di chimica fisica, Chairman della National BioNanoscience Action e coordinatore della relativa infrastruttura europea. È esperto nella gestione di grandi progetti europei, fra cui progetti di ricerca multisettoriali e interdisciplinari, e altri programmi internazionali. Ha ricevuto diversi premi scientifici internazionali, fra cui, nel 2007, il Cozzarelli prize della National Academy of Sciences statunitense, oltre ai riconoscimenti assegnati da IBM, Packard e Canon, e dalle fondazioni Sloan e Dreyfus.
Gli incarichi del professor Dawson includono la rappresentanza dell’Irlanda nei gruppi di lavoro OECD e ISO sugli standard per le nanotecnologie. Coordina la creazione dell’International Alliance on NanoEHS Harmonisation (http://nanoehsalliance.org/), una nuova associazione globale di scienziati europei, americani e giapponesi. È attualmente Editor della rivista Current Opinion in Colloid Science, Senior Editor della rivista Physica e Associate Editor della rivista Journal of Nanoparticle Research; è stato il presidente della European Colloid and Interface Society. È inoltre consulente su argomenti di nanoscienze per il comitato europeo New Risk  della Commissione Europea, e fa parte del gruppo di consulenza della European Medicines Agency.

Nanoparticle interactions in Biology and Nanosafety

Nanoscale materials can interact with living organisms in a qualitatively different manner than small molecules. Crucially, biological phenomena such as immune clearance, cellular uptake and biological barrier crossing are all determined by processes on the nanometer scale. Harnessing these endogeneous biological processes (for example in creation of new nanomedicines or nanodiagnostics) will therefore require us to work on the nanoscale. This ensures that nanoscience, biology and medicine will be intimately connected for generations to come, and may well provide the best hope of tacking currently intractable diseases.
Whilst nanoparticle size is important, the detailed nature of the nanoparticle interface is key to understanding interactions with living organisms. This interface may be quite complex, involving also adsorbed protein from the biological fluid (blood, or other), leading to a sort of ‘protein corona’ around the nanomaterial surface. Understanding, and ultimately control of this interface at the microscopic level may be part of the key to a more complete harvesting of the potential of nanoscale science in the biological and medical sciences.

 

Versione italiana

I materiali nanometrici possono interagire con gli organismi viventi in maniera qualitativamente diversa rispetto alle molecole piccole. Il punto cruciale è che i fenomeni biologici come la clearance immunitaria, l’assorbimento cellulare e l’attraversamento di barriere biologiche sono tutti determinati da processi su scala nanometrica; per sfruttare questi processi biologici endogeni (per esempio nella creazione di nanomedicine o strumenti nanodiagnostici) occorrerà quindi operare su scale nanometriche. Questo rende inevitabile che le nanoscienze, la biologia e la medicina si trovino strettamente interconnesse nel corso di varie generazioni; probabilmente ne deriveranno le migliori opportunità per affrontare malattie al momento incurabili.
Per quanto siano importanti le dimensioni delle nanoparticelle, la natura precisa delle loro interfacce è la chiave per comprendere le interazioni negli organismi viventi. Esse possono presentare aspetti abbastanza complessi e, tra l’altro, adsorbimenti di proteine dal fluido biologico (sangue o altro) che creano una sorta di «corona proteica» attorno alla superficie del nanomateriale. La comprensione e in ultima analisi il controllo di queste interfacce a livello microscopico possono rivelarsi essenziali per sfruttare appieno le potenzialità della scienza su scala nanometrica in biologia e medicina.

torna top